Il Riccio e la Rosa
xx Inoltre purpurans è la stagione dei fiori in Peru. Ven. 14 Ipsa [scil. Venus] gemmis purpurantem pingit annum floribus (cfr. Bernardi Perini 1983 = 2001, 366 s.); cfr. Meleagro in anth. Pal. IX 363,3 πορφυρεη... ωρη.
xxi In Achille Tazio, Leucippe e Clitofonte 2, 1 la rosa è definita anche 'rossore del prato': Γης εστι κοσμος, φυτων αγλαισμα, οφθαλμος ανθεων, λειμωνος ερυϕεμα, καλλος αστραπτον.
xxii Longo 1998, 126 s. sottolinea come l'epiteto πορφυρεος sia associato al sangue versato in Il. XVII 360; XXI 326 s.; IV 141; cfr. purpureus come attributo del sangue in Ou. met. IV 125 madefacta sanguine radix / purpureo; fast. VI 565 s. flumenque Toleni / perpureum mixtis sanguine fluxit aquis; Hor. carm. II 12,1; Sil. IV 167; Stat. silu. II 1,41; Theb. IX,877; Arnob. nat. III 13; Appon. 5; Paul. Nol. carm. 27, 72 cruce purpurea pretiosi sanguinis; Petr. Chrys. serm. 140 ter, 3. 45 purpureo sanguinis colore; Aug. cons. euang. I 32,49 quando in sanguine martyrum tamquam honore purpureo; Damas. 58, 3 [scil. SS. Giovanni e Paolo] sanguine purpureo mercantes praemia uitae. Su purpureus in riferimento a fiori legati al culto dei martiri cfr. Roberts 1993, 98. Per la porpora simbolo del sacrificio di sangue cfr. Charbonneau-Lassay 1994 II, 630. Alcuni esempi di associazione di rosa e sangue in età moderna in Heinz-Mohr - Sommer 1989, 132 ss.
xxiii Cfr. i già citati Bione 1,64; Filostrato epist. 4; in Auson. 19,77 e 90-92 Green; anth. Lat. 85,2 s.; orig. ros. (anth. Lat. 874b), 3-5; di Lussorio (anth. Lat. 366,4 = 361,4 Shackleton Bailey).
xxiv Anche Mello 2003, 106 s. (cfr. 2004, 154) osserva la particolare configurazione della rosa di Simposio: «le spine della rosa rossa appaiono come le armi che la proteggono da chi s'avvicina con l'intento di violarla: quella rosa si tramuta, così, nella figura della vergine giovinetta, la cui grazia è, in ogni caso, minacciata dal tempo (v. 3), che troppo rapidamente scorre, corrodendo la bellezza».
xxv La rosa è simbolo dei martiri in Cypr. epist. 10,5,2 Erat [scil. ecclesia] ante in operibus fratrum candida: nunc facta est in martyrum cruore purpurea. Floribus eius nec lilia nec rosae desunt; Ambr. expos. in Luc. 7,128 illic confessorum uiolae, lilia uirginum, rosae martyrum sunt; exort. uirg. 1,7 illic igitur martyris exuuias requirebamus tamquam inter spinas rosas legentes; Hier. epist. 54,14 redime uirgines, quas in cubiculum saluatoris inducas, suscipe uiduas, quas inter uirginum lilia et martyrum rosas quasi quasdam uiolas misceas; epist. 108,31; Aug. serm. 304,3 habet hortus ille dominicus non solum rosas martyrum, sed et lilia uirginum, et coniugatorum hederas, uilasque uiduarum; Chromat. serm. 29,56 rodhe... id est congregatio sanctorum quae sanguine martyrum glorioso uelut rosa speciosa refulget; cfr. ancora il passo citato di Prud. cath. 12,125. È simbolo ancora del sacrificio di Cristo in Ambr. expos. in psalm. 118 serm.14, 2 carpis rosam, hoc est dominici corporis sanguinem. Per l'associazione dell'immagine della rosa al martirio cfr. Heinz-Mohr - Sommer 1989, 122-129; Joret 1892, 238-245; Charbonneau-Lassay 1995, 226 e 267 ss.; Poque 1971, 156-163; Palmer 1989, 168; Mello 2003, 105-111 (cfr. 2004, 153-156).
xxvi Il De uirginibus di Ambrogio è il primo testo a fornire notizie sul martirio di questa adolescente romana (cfr. Marchesi 1917, 213-220; Palmer 1989, 250-254).
xxvii Cfr. sopra, alla nota 12, la questione testuale.
xxviii Altri enigmi di Simposio rinviano al valore simbolico dell'oggetto che rappresentano: 48 Murra; 49 Ebur; 50 Fenum; 51 Mola (su cui Bergamin 2004a).
xxix Sono dedicati ad animali gli enigmi 15-39 degli Aenigmata Symposii.
xxx Confixus è lezione del Salmasiano, della rec. B e di alcuni codici contaminati. La recensione D legge completus, che è facilior e suggerito forse dal verso precedente o da espressioni come Aug. in psalm. 70, 1, 5 spinis plenus tamquam ericius. La lezione telis confixus acutis è sostenuta dalla tradizione poetica (a fronte della assenza di ricorrenze di telis completus): Verg. Aen. IX 543 confixique suis telis; Culex 267; Ou. Pont. II 7, 15.
xxxi Per segetes dei codici Leiden, Bibl. der Rijksuniv., Scaliger lat. F. 38; Roma, Bibl. Ang., 1515 (recensione D); St. Gallen, Stiftsbibl. 196 (recensione B); Cambridge, Univ.. Libr., Gg V 35; London Brit. Libr., Royal 12 C XXIII (contaminati), gli altri leggono sedes. Sicuramente preferibile segetes, dal punto di visto paleografico probabile punto di partenza della corruttela sedes; è lectio difficilior rispetto a sedes, che riprenderebbe banalmente l'immagine della casa del primo verso, forse su suggerimento dell'attiguo habitator; è sostenuto dal confronto con la picturata seges dell'istrice del citato Claud. carm. min. 9, 12. La giuntura armatas segetes ha un precedente in Trag. inc. 272 s. Ribbeck3 Non commemoro quod draconis saeui sopiui ineptum, / non quod domui uim taurorum et segetis armatae manus; mentre non mi risultano ricorrenze confrontabili con armatas sedes. Infine seges per indicare una nuvola di armi in Aen. 7, 526 Horrescit strictis seges ensibus; 12, 663 strictisque seges mucronibus horret; Auson. epitaph. 19, 2 telorum seges.
xxxii Il sostantivo ericius è attestato anche in Cesare e Sallustio per designare un particolare tipo di macchina bellica.
xxxiii Th.l.L. V 2, 776, 52 ss. Cfr. Ambr. hex. VI 4,20 echinus iste terrenus quem uulgo iricium uocant; cfr. Cassiod. expos. in psalm. 103, 18; Isid. orig. XII 6,57.
xxxiv Bibliotheca Hagiographica Latina, 7543. Notizie sulla Passio Sebastiani in Saliou 1990. Per la datazione del testo, ai primi due decenni del V sec., cfr. Neri 2000. Una delle prime attestazioni del culto di S. Sebastiano viene da Ambrogio (in psalm. CXVIII 20, 44), che conosce la sua origine milanese e ne colloca il martirio a Roma durante le persecuzioni di Diocleziano, ma ignora i particolari che saranno narrati nella Passio.
xxxv Cristante 2003, 78 s.