Adone, Giambattista Marino

Postato in Poesie sulle rose a cura di Paola Fenini

Rosa riso d'amor, del ciel fattura
Rosa del sangue mio fatta vermiglia,
Pregio del mondo, e fregio di natura,
De la Terra, e del Sol vergine figlia,
D'ogni Ninfa, e Pastor delitia e cura,
Honor de l'odorifera famiglia,
Tu tien d'ogni beltà le palme prime,
Sovra il vulgo de' fior donna sublime.

Quasi in bei trono Imperadrice altera
Siedi cola su la nativa sponda.
Turba d'aure vezzosa lusinghiera
Ti corteggia dintorno, e ti seconda;
E di guardie pungentia armata schiera
Ti difende per tutto e ti circonda.
E tu fastosa del tuo regio vanto
Porti d'or la corona, & d'ostro il manto.

Porpora de' giardin, pompa de' prati,
Gemma di Primavera, occio d'Aprile,
Di te le gratie, e gli Amoretti alatti
Fan ghirlanda a la chioma, al sen monile.
Tu qualhor torna a gli alimenti usati
Ape leggiadra, ò Zefiro gentile,
Dai lor da bere in tazza di rubini
Rugiadosi licori e christallini.

Non superbisca ambitioso il Sole
Di trionfar frà le minori stelle,
Ch’ancor tu frà i ligustri, e le vïole
Scopri le pompe tue superbe e belle.
Tu sei con tue bellezze unice e sole
Splendor di queste piagge, egli di quelle.
Egli nel cerchio suo, tu nel tuo stelo:
Tu Sole in terra, & egli Rosa in Cielo.

E ben saran trà voi conformi voglie,
Di te fia 'l Sole, e tu del Sole amante.
Ei de l'insegne tue, de le tue spoglie
L'Aurora vestirà nel suo Levante.
Tu sphiegherai ne' crini e ne le foglie
La sua livrea dorata e fiammeggiante;
E per ritrarlo & imitarlo apieno,
Porterai sempre un picciol Sole in seno.

Adone[1623]