17 maggio, Hortus Conclusus
HORTUS CONCLUSUS AL MUSEO DELLA ROSA ANTICA
Mostra e una passeggiata filosofica per festeggiare la fioritura delle rose.
Per festeggiare il miracolo della fioritura delle rose, il Museo della Rosa antica ospiterà a partire dal 17 maggio 2015 la mostra Hortus conclusus dell’artista Lorenzo Barani, una scelta dalle opere recenti dell’artista, acquarelli e tecniche miste su carta, legni feriti e medicati, lastrazioni. Il titolo della mostra Hortus conclusus nasce dall’annoso domandarsi: che cos’è questo bisogno di giardino? Forse per assaporare il sapere dei fiori che guardano trascolorando gli occhi che sanno vedere? Cos’è questo bisogno di colore che va oltre il mondo come rappresentazione?
In occasione dell’inaugurazione Lorenzo Barani condurrà una passeggiata filosofica nel giardino delle rose antiche riflettendo sul mistero dei colori e sui colori del mistero. Leggerà pagine tratte dal testo del filosofo vivente Georges Didi-Huberman Beato angelico. Figure del dissimile. Darà avvio alla sua riflessione partendo dalla sorpresa di scoprire in un corridoio del convento di San Marco delle macchie di colore in corrispondenza del dipinto dell’Annunciazione che sconvolgono le categorie di figura e di immagine dell’arte rinascimentale. Un non figurativo che anticipa di secoli l’arte di Pollock.
Il senso della passeggiata filosofica sta nell’accompagnare nel mistero evidente ma imprendibile del colore delle rose. La bellezza del colore che si dona e si sottrae nei roseti è paradossale come il presente che è il fiore del tempo. Il presente si dona infatti col suo aculeo, la spina, il mancamento. Il tempo non è mai abbastanza non perché la vita è breve, ma perché il presente non lo viviamo mai pienamente. Che il presente com-porti il suo lutto, questo è l’incomprensibile. Da qui il bisogno inestinguibile di giardino, l’anelito a trattenere il colore, il profumo delle rose per prolungare la magia del presente.
Hortus conclusus come attimo presente da vivere come momento eterno.
Hortus conclusus come luogo da accudire perché prezioso.
Il Museo della Rosa antica propone, dunque, una doppia opportunità per respirare profumi e colori, per pensare la miracolosa potenza delle rose di trascolorare il mondo, per reimmaginare coi loro occhi la vibrante fragilità di ogni esistenza.
PROGRAMMA DEL 17 MAGGIO 2015:
Dalle ore 15,00 passeggiata filosofica nel giardino con l’artista Lorenzo Barani.
Segue inaugurazione della mostra nei locali interni.
La mostra rimarrà presente fino al 30 giugno, con gli stessi orari di apertura del Museo.
Ingresso ridotto a 6,00 € al Museo e alla passeggiata filosofica
Accesso gratuito all'inaugurazione della mostra
Per Informazioni:
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0536-939010
Posti limitati all'evento. E' gradita la prenotazione.
Lorenzo Barani è nato a Castelnuovo Rangone (Modena) nel 1948. Si è laureato in filosofia teoretica. Ha insegnato filosofia e storia ai Licei. Ha svolto corsi di aggiornamento e riconversione professionale per l’insegnamento della Filosofia. Tiene conferenze e seminari di filosofia su richiesta di pubbliche amministrazioni. Collabora stabilmente con il Comune di Modena. Ha fatto parte della redazione della rivista di filosofia politica “Eupolis” (San Giminiano di Siena), in cui ha pubblicato parecchi articoli. Ha pubblicato nella rivista di filosofia Aperture di Roma. Attualmente collabora con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, dove tiene seminari.
Ha pubblicato:
1985 - “Motivi del canto” cartella di incisioni con poesie di Paolo Donini
1986 - “Vita Spinoza”, Edizioni Tam Tam, con un saggio di Adriano Spatola
1987 - “Lilla, viola, talvolta però fucsia”, scritture per l’Almanacco Tam Tam 1987
1989 - “San Peregrino”, Firenze Libri
1998 - “Nietzsche e le cure dell’io. L’innocenza del tempo e la logica del risentimento”, Firenze Libri. Atheneum
- “ Mat”per Sabrina Bastai
2000 - “Arpa alla luna” Cd Rom, opere anno 2000.
“Comincio a pensare a un quadernetto”, disegni con poesie di Paolo Donini
2008 - “Il pudore dell’evento tra narrazione ed ermeneutica”, in AA.VV., “In nome della Grande Madre”, Moretti & Vitali Editori, Convergenze 5
2009 - AA.VV. “Il maestro utopico”, Diabasis Edizioni.
2009 - “Derrida e il dono del lutto”, Anterem Edizioni
2010 - “Derrida e il dono del tempo. Un intreccio filosofico di Letteratura ed Economia”, Moretti & Vitali Editori, Il Tridente Campus
2014 - Pelle della sera, testo-catalogo in occasione della mostra al Palazzo ducale di Pavullo (Mo).
Ha esposto:
1980 - Comune di Serramazzoni (Mo), (collettiva)
1981 - Comune di Serramazzoni (Mo), (collettiva)
1982 - Jonas Arte, Castelnuovo Rangone (Mo), (collettiva)
1983 - Comune di Formigine (Mo), (personale)
1984 - Rassegna d’Arte Contemporanea, Palazzo Ducale di Pesaro, (collettiva)
- Old Gallery, Modena, (personale)
- Artexpo Brescia, (stand personale)
- Fierarte Modena, (collettiva)
- Centro Studi “Cesare Mucchi”, (collettiva)
1985 - Galleria d’Arte Moderna, Sassuolo (Mo), (personale)
- Atelier dell’Est, Modena, (personale)
- Melania Arte, Pavullo (Mo), (personale)
1986 - “Situazioni”, Festival Nazionale de l’Unità, (Mo) (collettiva)
1988 - Comune di Falcade (Bl), (collettiva)
- “Carte”, Polisportiva Modena Est, (collettiva)
1989 - “Infinite varianti” Palazzo Comunale di Certaldo (Si), (collettiva)
- Arte in vetrina, Pavullo (Mo), (collettiva)
- Chiesa del Rosario, Sestola (Mo), (collettiva)
1991 - “Lakazeza”, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Palazzo Ducale di Pavullo (Mo), (personale)
1992 - Cafè Tiffany, Modena, (personale)
- Galleria d’arte contemporanea “L’Aperta”, Modena, (personale)
- Palazzo Correr, Venezia, (collettiva)
1993 - Museo Nazionale d’Arte Contemporanea, Sofia (Bulgaria), (collettiva)
1995 - Sala Mostre “Il Torrione” Castelnuovo Rangone (Mo), (personale)
- Esposizione “Immagini in colonna”, Centro Storico Modena, (collettiva)
1996 - Conservatorio Musicale -Sala Mozart, Bologna, (personale)
2000 - “Arpa alla luna”, Fonoteca del Palazzo Ducale, Pavullo (Mo), (personale)
- Galleria “La scaletta”, Pavullo (Mo), (personale)
2001 - “Lastrazioni”, Cantieri Cantelli, Vignola (Mo), (personale)
2014 - “Pelle della sera”, Palazzo Ducale di Pavullo (Mo), (personale)