Caratterizzazione fitochimica dell'essenza di rosa antica
Tabella campioni
Tab. 1: Composizione % della frazione volatile ottenuta mediante SPME da petali di rosa da boccioli chiusi, semiaperti e aperti
Per quanto riguarda i risultati sperimentali, la tecnica SPME-GC, SPME-GC-MS ha permesso di identificare i costituenti caratteristici delle rose, per lo più di natura alcolica (feniletanolo, nerolo, geraniolo) e idrocarburica (nonadecano), che ne contraddistinguono l'aroma. Considerando i risultati ottenuti dall'analisi della componente volatile dei fiori aperti (Tab. 2), il componente presente in maggiori % risulta essere il feniletanolo in accordo con quanto citato in letteratura (Antonelli et al.), anche se fra le varie rose possiamo riscontrare alcune differenze: Aghata incarnata risulta la più ricca, seguita da Charles de Mills, Celsiana e Golden Showers, mentre Celestial presenta il contenuto più basso. Altro componente significativo risulta il nerolo, contenuto nella maggiore % ion Celestial e Aghata incarnata. Anche il geraniolo è ben rappresentato, anche se in % inferiori rispetto al nerolo, con maggiore rilevanza in Aghata incarnata e Celsiana. Il geranilacetato risulta in alcuni campioni, mentre in altri non appare, mentre tutte le rose esaminate contengono il nonadecano, idrocarburo caratteristico, che raggiunge nella Charles de Mills il 9,35%. Dall'analisi di questi valori, appare che Celsiana e Aghata incarnata e in misura minore Charles de Mills, presentano un profilo chimico molto simile, e sarebbe interessante correlare l'analisi olfattiva di queste rose con quella cromatografica, per stabilire la composizione di "note" aromatiche caratteristiche che contraddistinguono alcune essenze. Proseguendo con la discussione dei risultati ottenuti, appare importante sottolineare (Tab. 3) che, pur nel numero ridotto a due delle rose analizzate, il profilo fitochimico dell'essenza varia durante la fioritura: infatti sia per la Charles de Mills che per Aghata incarnata si può osservare un aumento del contenuto in feniletanolo e un andamento simile, prima un aumento popi una diminuzione, per geraniolo e nerolo. Anche queste osservazioni potrebbero essere un buon punto di partenza per ottimizzare la raccolta di questo materiale vegetale al fine di ottenere essenze più ricche in componenti utili a fini cosmetici e aromatizzanti.